"Data per morta dai medici, una donna di 45 anni è improvvisamente "risorta" mentre si trovava distesa sul tavolo dell'obitorio dell'ospedale dove si stava preparando il suo "cadavere" per i funerali. E' accaduto in un ospedale di Cali, in Colombia, e oggi la vicenda è in rilievo sui media online sudamericani. Noevia Serna, 45 anni, era stata colpita da un infarto lunedì e dopo essere stata tenuta in vita dai macchinari per alcuni giorni, è stata dichiarata morta. "Le apparecchiature elettroniche a cui (Noevia) era collegata - spiega un medico, dott. Miguel Angel Saavendra, citato dai media - indicavano che
il battito cardiaco era cessato e non c'era pressione arteriosa. E stato allora compiuto il test sulla respirazione e, rimosso il
respiratore artificiale, la donna ha cessato di respirare. Purtroppo è stata dichiarata morta". Il corpo è stato allora portato all'obitorio e consegnato a un addetto alle pompe funebri, che ha iniziato a lavorare alla preparazione. E qui è avvenuto il miracolo: l'addetto, Jaime Aullon, racconta ai giornali che Noevia "prima ha mosso la mano sinistra, rimanendo per il resto immobile. Poi la destra. Le ho mezzo una mano davanti alle narici e ho sentito che aveva ripreso a respirare. Ho allora gridato alla mia aiutante: 'E' viva, torniamo subito in ospedale!'". La figlia unica di Noevia, la 18.enne Maria Fernanda Andrare, dice: "Non sapevo cosa fare, se correre a incontrarla, piangere o gridare" Stavo con il papà a preparare i documenti per la sepoltura", racconta. In attesa di un'indagine sull'accaduto, l'ipotesi è che si sia trattato di un caso di quella che medici sono soliti chiame
"Sindrome di Lazzaro". Si tratta di una condizione rarissima, in cui pulsazioni cardiache e respirazione scendono al di sotto di
livelli misurabili per poi riprendere. Non è neanche escluso che il "risveglio" sia da attribuirsi, seppure tardivamente, alle cure con cui medici hanno cercato di far ripartire il cuore dopo l'arresto. Il dottor Saavendra spiega che per il momento le condizioni di Noevia restano critiche ma stabili. E' ancora incosciente ma non ha più bisogno del respiratore artificiale."(libero.it)