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Discussione: In viaggio con Scarlett

  1. #1
    L'avatar di muccarolo

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     muccarolo non è in linea
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    Predefinito In viaggio con Scarlett

    Ciao a tutti,

    Come ho già accennato sulla pagina FB ufficiale dei Cinqnecentisti questa estate ho affrontato un bel viaggetto a bordo della mia 500c Multijet di nome “Scarlett”.



    La meta del viaggio è stata la Lituania. In 14 giorni siamo andati la, girato e tornati indietro. Siamo partiti da Ciriè (TO) abbiamo percorso 2200km esatti all’andata (arrivo Kaunas) e 2200km al ritorno. La abbiamo fatto un altro migliaio di km (totale 5200km).

    PERCHE’ LA LITUANIA?
    Bhe… la mia fidanzata, Simona, è lituana, siamo andati su per le vacanza. Dato che ci siamo mossi in ritardo gli aerei erano ormai fuori budget, abbiamo fatto due conti e abbiamo deciso di partire in macchina. In realtà non siamo nuovi all’impresa. Questa è la terza volta che andiamo in auto (pure l’anno scorso in 500) ma stavolta ho deciso di raccontarlo.
    Il paese merita davvero. La Lituania è un piccolo stato baltico a nord est dell’Europa. Si affaccia sul Mar Baltico a ovest e confina a nord con la Lettonia, a est con la Bielorussia e a sud con la Polonia e curiosamente con la Russia (c’è infatti un enclave russo tra Polonia Lituania e Mar Baltico che si chiama Kaliningrado). Le Città principali sono Vilnius (che è la capitale), Kaunas e Klaipeda (sul mare). Le località turistiche da vedere sono diverse e ve ne parlerò dopo nel racconto. Se decidete di andarci il momento migliore è l’estate grazie alle giornate estremamente lunghe e al clima mite, ma anche l’inverno ha il suo perchè. Mi raccomando la Lituania NON è Russia, se andate non “scambiateli” per russi, ci tengono molto alla loro identità culturale e nazionale, sopratutto dopo anni di oppressione sovietica. In particolare la politica sovietica e la Russia sono giustamente punti delicati e nervi scoperti. Suggerisco a tutti (concordi o meno con loro) di evitare discorsi politici se ci andate, sono persone molto civili e discutono volentieri ma le ferite sono aperte (molti sono spariti nel nulla o finiti in Siberia) e rischiate di finire in un ginepraio sopratutto in questo momento di tensioni enormi tra Mosca e tutti gli stati baltici…. e comportatevi bene con le ragazze, non credete a mitomani che raccontano chissà quali cose…. Ma lasciamo da parte la politica e torniamo a noi.

    COSA SAPERE PRIMA DI PARTIRE
    Allora a differenza dell’Italia, in molti stati che si attraversano sono obbligatori a bordo una cassetta medica di primo intervento, un estintore e il kit di ricambio di tutte le luci. Non fatevi trovare impreparati. Sopratutto in Austria possono fare controlli. Tra l’altro è tutta roba che farebbe comunque sempre bene avere dietro. A chi non lo ha consiglio di munirsi pure di un kit Fix and GO per riparare una eventuale ruota bucata con la schiuma, questo vi permetterà di levarvi dalla strada in fretta. Altro mega consiglio se siete clienti Nespresso portatevi la vostra tessera, anche all’estero avrete la possibilità di scroccare un caffè al negozio. Non sottovalutate questa cosa

    ANDATA
    Naturalmente non siamo stati così pazzi da farci 2200 km in una tirata ma abbiamo colto l’occasione per fare un paio di tappe e vedere due città lungo la strada. Per arrivare in Lituania si possono scegliere due “rotte” principali: la prima verso nord attraversa Svizzera, Austria, Germania, Polonia e infine Lituania; la seconda verso est passa da Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Lituania. Questa volta abbiamo scelto quella verso nord e per rendere tutto più interessante arrivati a Como abbiamo deciso di selezionare “strade non a pagamento”. Chiaramente questo non vuol dire niente autostrade infatti in Germania e buona parte della Polonia, come nella stessa Lituania le autostrade sono gratis; ma la cosa rende più interessante sicuramente la traversata di Austria e Svizzera. A far le cose per bene si potrebbero evitare del tutto le autostrade ma sicuramente il viaggio si allunga.






    TORINO - ULM (Germania) / (659.3 Km, 20,4 km/l, 9:10 ore)
    Dunque partiamo da Torino verso le 15 prendendo la Torino - Milano e poi si segue per i laghi e Como in una parte di viaggio abbastanza senza storia. Arrivati a Como invece cambia tutto. Impostiamo il naviga su “senza pedaggi” e iniziamo a ad andare verso il lago, ramo di Lecco costeggiando la pedemontana. Approfittiamo di avere il cabrio e buttiamo giù il tetto. Essendo partiti da casa sul tardi, verso la temperatura è ideale il sole è basso e non troppo caldo ma c’è ancora luce. Costeggiamo tutta il lago fino a salire in Val Chiavenna. ll bel paesaggio e la bella vista sono interrotti dal susseguirsi delle gallerie. Man mano che saliamo anche la strada si fa più interessante con curve divertenti che Scarlett affronta con disinvoltura, anche per merito dell’assetto e i suoi nuovi cerchi da 16. Entriamo in Svizzera e ci dirigiamo verso il passo del Maloja. Quando la strada inizia a salire un pò di più decido che è tempo di far sosta e rifornire la metà di serbatoio che ormai manca. Non so esattamente cosa mi aspetta dopo e vorrei evitare di trovarmi in riserva lontano dai distributori. Continuiamo a salire e le curve si fanno più prepotenti fino ad arrivare al passo. L’ultimo strappo è bello ripido con tanti tornantoni… lo ammetto mooolto divertente. Peccato solo che il GPS non dia l’altezza mi sarebbe piaciuto vedere il “salto fatto”. Scolliniamo e cii fermiamo in cima per due rapide foto. Si, qua al ritorno devo ricordarmi di fare un video con la go pro. Proseguiamo in un bellissimo paesaggio ma ormai è sera e salendo la temperatura è calata un bel pò, quindi rimettiamo il tetto mentre ci sentiamo dei VIP passando da St. Moritz. Mentre il buio aumenta, la strada inizia a farsi sempre più tortuosa e più divertente e più volte ci ritroviamo a sfiorare limiti di velocità che di per se non sarebbe un problema… ma siamo in Svizzera. Si conitnua così per un bel pò di km e mentre Simona dorme inizio a desiderare un bel pò una rea di sosta e un caffè… ma poichè non siamo in autostrada, l’unica cosa che trovo è un parcheggio dove scolarmi una delle redbull che mi sono portato da casa. Se non viaggiate in autostrada non sottovalutate mai il fatto che potreste aver bisogno di bere e due passi, nonchè il carburante (sopratutto su strade di montagna). La frontiera con l’Austria è quasi una liberazione e cedo volentieri il volante. A questo punto perdo i sensi per un pò e mi risveglio in dirittura di arrivo all’hotel. Facciamo check in, credo verso l’una o le due di notte e andiamo a dormire.



    VISITA A ULM
    La mattina nonostante il viaggio ci svegliamo di buonora, il tempo è splendido e dopo aver mangiato una abbondante colazione andiamo a visitare il centro storico. Com’è Ulm? Sinceramente? Una bella scoperta davvero. E’ una deliziosa cittadina piena di cose da vedere. Per cominciare è sulle rive del Danubio che in vita mia non avevo mai visto ma che ho sempre voluto vedere da quando lo studiavamo alle elementari in geografia e musica (sul bel Danubio blu). Ospita l a cattedrale con il campanile più alto d’Europa (luterana), ha dato i natali ad Albert Einstein. Inoltre è la città in cui è nata “La Rosa Bianca” ovvero l’unica forma di resistenza contro il nazismo. Un monumento minimalista sulla piazza principale lo ricorda. Ha uno stupendo centro storico e la parte di quest’ultimo sulle rive del Danubio è particolarmente grazioso in quanto ospita le vecchie case dei pescatori… ormai tutti convertiti in ristoranti. Passeggiamo e ci godiamo il sole, ma verso mezzogiorno decidiamo di ripartire. La strada è ancora bella lunga. Facciamo una piccola vasca in città con il tetto abbassato e poi ci infiliamo in autostrada, che in Germania sono gratis, quindi rispettiamo le regole che ci siamo dati .

    PS Ulm è appena oltre il confine austriaco e appena prima di Monaco di Baviera. Quindi consiglio a tutti quelli che passano a Monaco di allungarsi fino a Ulm





    DA ULM a BRESLAVIA (Polonia) (757 km, 22,4 km/l circa 8 ore)
    Il viaggio in Germania è quasi senza storia. L’autostrada si fa un pò più interessante quando inizia a snodarsi in mezzo alla foresta, qperchè questi sono panorami che solitamente non vediamo. Guardando nei campi si vedono molti caprioli e altri animaletti. Facciamo un altro rifornimento lungo la strada. Appunto per la Germania: ci sono molte aree di Servizio lungo la strada ma non andate in quelle. Uscite e andate a farla fuori costa molto meno, ma a differenza che in Italia l’uscita è attaccata ai paesi/città e potete vedere le aree di servizio da lontano (già dall’autostrada) grazie ad enormi insegne. Risparmierete un buon 20 centesimi al litro e anche di più. Spesso troverete anche dei fastfood dove sarà possibile mangiare. Per andare in bagno si paga. Dovrete lasciare 50 centesimi 1 euro che vi verrà restituito tramite ticket da spendere per mangiare. Se dovete andare in bagno vi consiglio una delle qualsiasi aree di sosta con bagno lungo la strada. I bagni li ho sempre trovati decenti e spesso ho visto gli inservienti pulirli.
    Facciamo ancora a cambio di volante e dopo aver anche goduto della mancanza di limiti di velocità (il GPS dice 180, segnati 190 ma eravamo) arriviamo in Polonia.
    Allora fino a qualche tempo fa le strade polacche erano un vero disastro. Da qualche anno, grazie all’’Unione Europea che si è sobbarcata le spese, stanno rifacendo tutta la rete stradale e autostradale (in certi tratti con i caselli griffati “Autostrade per l’italia”!!!) quindi la situazione è molto migliorata. Tuttavia sempre occhi aperti e massima concentrazione. Arriviamo a Breslavia anche qui abbastanza tardi, la reception dell’hotel, gestito da ragazzi da quel che si capisce, ci accoglie e ci da la stanza. Purtroppo non hanno il parcheggio privato e la povera 500 è costretta a dormire in strada. Ammetto che non sono molto tranquillo perchè una macchina come la 500 fa sempre gola e con il tetto di tela diventa molto semplice aprirla. Fortunatamente la mia camera da sulla strada e sulla macchina. Quindi mi sento un pò più tranquillo.



    VISITA A BRESLAVIA
    L’indomani mi sveglio presto e controllo la macchina. Tutto a posto. Mi pento di aver pensato male dei polacchi Facciamo colazione e ci diamo come limite di partenza dalla città le 13.00 circa in modo da coprire l’ultima tratta di percorso fino a Kaunas. L’hotel ci omaggia anche di una cartina della città (come per altro successo in Germania) e usciamo dall’hotel. La sera prima di dormire, ci eravamo informati su internet. Questa città ha diverse particolarità interessante. La prima è che è una città sulle rive di un fiume, costruita su entrambe le sponde e su alcune isole al centro. A me le città sui fiumi piacciono molto, trovo che abbiano quasi sempre una marcia in più, quindi già in partenza sono ben disposto. La seconda cosa interessante che la città è ancora disseminata di vecchi lampioni a gas e c’è un tizio in divisa ottocentesca (cilindro e mantella) che va in giro ad accenderli tutte le sere e a spegnerle all’alba. Un altra particolarità della città è che è disseminata di piccole sculture di gnomi a “grandezza naturale” (di gnomi ovviamente) immortalati in diverse attività e atteggiamenti. Non so quanti siano ma quando pensavamo di averli visti tutti, abbiamo trovato una mappa a riguardo e abbiamo visto che ne mancavano ancora un mucchio. A Breslavia c’è anche la piazza rinascimentale più grande d’Europa. La città è molto colorata ed è molto facile girarla a piedi. Decidiamo di mangiare in centro uno dei piatti tipici polacchi: i pyroghi. I pyroghi sono una specie di incrocio tra un tortello e un raviolo disponibili con diversi ripieni. Si va dalla carne alle verdure. La cottura avviene per frittura e sono serviti asciutti ma con la possibilità di cospargerli di panna acida. Sono davvero buono e pesantucci. Al locale dove abbiamo mangiato c’era la sfida di mangiarne 50 in 30 minuti per avere il pranzo gratis. Non ci siamo assolutamente avventurati nella cosa Rifocillati facciamo un altro giro. La città è decisamente grande e come per Ulm mezza giornata non basta assolutamente ma probabilmente Breslavia è anche più grande.






    DA BRESLAVIA a KAUNAS (Lituania) (744km; 26,6 km/l circa 9 ore)
    Riaprtiamo da Breslavia e seguiamo la strada che per il momento è più che buona e ci porta fino a Varsavia. Purtroppo da qui tutto è più incasinato. Intanto a Varsavia c’è spesso traffico, per non parlare se ci arrivi tre le 17.00 e le 18.00 e in più un pezzo lo fai più o meno dentro la città per forza. Solitamente ci si perde un pò di tempo. In uno di questi viaggi andrebbe comunque messa come tappa… vedremo di farlo prossimamente.
    Dopo Varsavia inizia il pezzo più brutto. La strada diventa una statale con due corsie (una per senso). E l’asfalto più brutto. Siccome questa è una strada che porta al confine troverete molti TIR. Il problema è che non rispetteranno i limiti e supereranno senza mollare incuranti delle vetture. In altre parole dovrete schivarli. Consiglio di stare il più lontano possibile dalle altre macchine e di percorrere questa strada di giorno se possibile. Naturalmente noi eravamo in ritardo sulla tabella di marcia quindi l’abbiamo fatta in piena notte. Ci alterniamo alla guida e finalmente arriviamo a Kaunas in piena notte. Non scarichiamo nemmeno ci infiliamo a letto morti di sonno.

    KAUNAS
    Da qui inizia la descrizione di alcuni luoghi visitati e che avevo già visitato in precedenza, ma penso che alcune notizie sulla Lituania possano fare comodo a tutti.
    Kaunas è la seconda città della Lituania. E’ attraversata da un fiume, la Nemunas, è presente un castello (solo le mura esterne) ed un centro storico. Di questa città adoro il lungo fiume ed il centro storico. Ogni estate c’è una grande festa medioevale con tanto di torneo di combattimento in armatura medioevale. Non si tratta di finzione ma di combattimento internazionale vero e proprio. Arrivano “combattenti” da tutta Europa, c’è un arbitro e ogni tanto si fanno male. In città ci sono dei musei curiosi come “il museo dei diavoli”. In centro ci sono molti locali e la città è parecchio viva. Oltre al castello da vedere il municipio, la cattedrale e il complesso ecclesiastico vicino al fiume.





    DRUSKININKAI
    Essendo in vacanza abbiamo deciso di prendercela comoda e concederci un pò di relax. Abbiamo quindi deciso di andare a passare un paio di giorni nella città termale per eccellenza delle Lituania. Druskininkai dista circa 130 km da Kaunas in direzione sud. La città è molto conosciuta per le sue acque termali e da sempre sede di diversi sanatori. La città risulta molto curata e ordinata e nel parco centrale ci sono numerosi chioschi dove poter bere direttamente dalla fonte varie acque termali con diverse proprietà. Ci sono inoltre diverse spiagge dove poter fare i bagni nei laghi e un acqua park. E’ inoltre presente un parco avventura e udite udite uno snow park artificiale dove sciare al chiuso. Vi sembrerà strano ma i lituani vanno fuori di teste per lo sci. Può sembrare una contraddizione visto che non hanno le montagne e la loro terra è piatta. Se avessero i soldi degli arabi probabilmente si costruirebbero le alpi… in mancanza di altro c’è questo In questa città troverete un pò di tutto per lo svago dalle terme, fino appunto allo sci. Se desiderate visitare delle SPA questo posto di sicuro fa al caso vostro.



    I VILLAGGI E I LAGHI
    Una cosa molto affascinante della Lituania è l’enorme quantità di laghi balneabili. La zona dei laghi è vicino alla città di Utenos. Spesso si trovano in prossimità di villaggi con le tipiche case di legno. Proprio in uno di questi villaggi vive una amica di Simona. La mia sorpresa nell’arrivare a casa sua è che possiede una bellissima Fiesta ST a cui ha apportato anche alcune modifiche. Inoltre gira per le campagne e le foreste li intorno con una moto da cross stargata spesso questi villaggi sono nel verde più totale, vicino a delle foreste e ai laghi. Per arrivarci si percorrono strade non asfaltate. Se ne avete la possibilità visitate o almeno passate in mezzo a questi villaggi e salite su una delle numerose torri di osservazioni per godere del panorama… e rilassatevi con un bagno al lago



    VILNIUS
    Vilnius è la capitale della Lituania, è una città stupenda e vale davvero la pena di andarci almeno una volta. E’ una capitale di ampio respiro europeo. Vanta una architettura barocca (per lo più opera di architetti italiani). Anche Vilnius è attraversata da un fiume la Neris. Ci sono diverse cose da vedere: non potete farvi mancare la cattedrale e il palazzo reale (riocstruito di recente). Ci sono poi le due strade principali la Gedimino Prospekta e la Pilies gavte. E’ bellissimo poi perdersi per il centro storico nelle numerose viette, visitare la splendida università. Vilnius ha poi un fantastico quartiere Uzupis, ovvero il quartiere degli artisti. A essere più precisi a Vilnius è considerata una vera e propria repubblica, con tanto di costituzione dove si afferma che un cane ha il diritto di essere un cane e altre cose del genere. Insomma non può mancare assolutamente nel vostro viaggio in terra baltica.







    RITORNO
    Be il ritorno è stato come l’andata ma senza gli stop per visitare le città.. non vi tedierò oltre ma vi riporto i numeri invece

    NUMERI DEL VIAGGIO
    Ore di viaggio andata: 27:46
    Consumo medio: 22 km/l
    Distanza percorsa 2207 km

    NUMERI VIAGGIO TOTALE (Andata + Ritorno + giri in giro in Lituania)
    Ore totali di auto: 70:45
    Consumo medio: 22.2 km/l
    Distanza totale percorsa: 5222 Km

    COSTI
    Allora il prezzo del Diesel, man mano che si sale verso nord, cala per cui ho calcolato un prezzo medio di circa 1 euro al litro, arrotondiamo pure a 1.1 per tutti i km percorsi abbiamo speso circa 260 euro. Alla fine comunque meno di come avremmo pagato in aereo e con la comodità di avere la macchina li e girare come meglio volevamo… senza contare il valore aggiunto del “ride drop top”… e poi un viaggio in 500 è sempre un viaggio in 500



    PS la maglietta l'ha fatta la mia ragazza (disegno a mano digitale o digitalizzato), se non contravvengo alle regole del forum e qualcuno è interessato mi scriva in privato altrimenti dite pure che cancello questa riga
    Ultima modifica di muccarolo; 14/11/2017 a 23:54:40
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  2. #2
    L'avatar di Joshua

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     Joshua non è in linea
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    Rosso sfrontato/officina

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    bravi! bel giro e resoconto
    Sono un pellerossa e non comprendo nulla. come si può comprare o vendere il firmamento? o il calore della terra? Se non siamo padroni della freschezza dell'aria, né del rumore dell'acqua,voi come farete a comprarli?"La voce dell'acqua è la voce del padre di mio padre." ( stralcio di: Parole del capo Indiano Noah Sealth)

  3. #3

    Con noi dal 03/10/2016
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     5tefan00 non è in linea
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    Grigio Campovolo

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    Complimenti per il viaggio e per il reportage!!

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