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Discussione: Registro storico e valore futuro

  1. #1
    L'avatar di 500_Fabio

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     500_Fabio non è in linea
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    Predefinito Registro storico e valore futuro

    Ragazzi che ne pensate??

    http://www.registrofiat.it/lista-chiusa.html

    Questa lista riporta le fiat e le abarth che avranno un valore e saranno ricercate in futuro..
    Mi sa che noi "comuni mortali" con 595, turismo e competizione abbiamo poca speranza di un valore futuro.. O per lo meno minore di quelle riportate nella lista...
    500 Abarth 1.4 Turbo

  2. #2

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     AndreaAbarth non è in linea
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    mhhh... sono tremendamente ignorante in materia... così a naso... credo che solo le tributo ferrari varranno qualcosa in quanto è la versione speciale più famosa e costosa (ma anche qua vado a naso)... ma tra almeno 20 anni o giù di li...
    Ultima modifica di AndreaAbarth; 14/01/2018 a 13:59:02

  3. #3
    L'avatar di 500_Fabio

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     500_Fabio non è in linea
    1.4 tjet 135cv Abarth
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    Si questo è logico.. ora l'auto diventa storica dopo i 20 anni e epoca dopo i 30..
    Penso che tutte le auto nella lista varranno in futuro.. Secondo me invece la biposto sarà quella più ricercata..
    500 Abarth 1.4 Turbo

  4. #4

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     AndreaAbarth non è in linea
    1.4 tjet 140cv Abarth

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    Quote Originariamente inviata da 500_Fabio Visualizza il messaggio
    Si questo è logico.. ora l'auto diventa storica dopo i 20 anni e epoca dopo i 30..
    Penso che tutte le auto nella lista varranno in futuro.. Secondo me invece la biposto sarà quella più ricercata..
    mhhh... hai ragione anche la biposto, credo che probabilmente quelle con le feature più particolari acquisiranno valore (quanto non saprei...per me più del doppio del loro valore è difficile che vadano) ma tante cadranno nel dimenticatoio e non varranno più niente... tipo le yamaha factory, che si sono special edition ma sono abbastanza anonime e con poco appeal....poi c'è anche da dire che non sono supercars o gran turismo, alla fine sono citycar fiat in plastica quindi non mi sbilancerei a definirle "investimenti", e pure se lo fossero per me non frutteranno granchè,forse la tributo ferrari secondo me... giusto perchè tira più un pelo di ferrari che un carro di fyga... o forse non era così, mi sa che mi sono confuso

  5. #5
    Omerissimo

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    Non sono un esperto ma un appassionato.

    La lista chiusa Fiat è un registro, riconosciuto legislativamente dall'ASI e ACI, che permette agevolazioni fiscali riguardo le auto inserite in essa.

    Il mercato dell'auto storica è altalenante e segue regole non scritte che possono cambiare a secondo di diversi fattori, sopratutto soggettivi, che fanno aumentare o diminuire la domanda di un modello X, non intendo la Tesla, rispetto alla sua offerta.
    Esempio tipico sono le Porsche 914 o 916 bistrattate fino a dieci anni fa, 5000euro in perfette condizioni, a quasi 40000 di oggi. Ci sarebbero altri esempi ma quello che è successo alla marca Porsche nell'ultimo quinquennio è assurdo.

    Va di per se che ci sono modelli in tiratura limitatissima e marche supermegaiper che produco istant classic di sicura rivalutazione economica.

    Non confondiamo però l'importanza storica con l'economica, troppi lo fanno nel mondo dell'heritage, perché si arriva a falsare il mercato creando bolle e speculazioni rilevanti.

    Tutte queste parole possono essere sintetizzate in due concetti fondamentali per il grado di storicità di un auto: originalità ed oggi, sopratutto, è la conservazione a tirare le fila: meglio un auto conservata ma "usata" che la medesima sottoposta ad un restauro di livello.

    Per la cronaca provate a dare un occhio a Ruoteclassiche di Gennaio, precisamente la pagina prima della terza di copertina, ma non urlate di gioia. Negli anni anche le riviste del settore han preso cantonate!
    Ultima modifica di Omerissimo; 14/01/2018 a 15:05:58

  6. #6
    L'avatar di Il Fusi

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     Il Fusi non è in linea
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    Blu Podio

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    Questo delle storiche è un po' "il mio settore" da anni, non professionalmente, ma per passione.
    Inizio a dire che è prematuro parlare di storicità o meno ad una distanza così considerevole per modelli attualmente ancora in produzione.
    Vero è che appare semplice pensare a questa vettura come una macchina che non arriverà mai ad un valore zero virgola zero, mantenendo (per esemplari sani) un certo valore residuo seppur piccolo.
    L'esperienza infatti ha dimostrato che mentre ai miei tempi di ragazzo (ho 44 anni) e di bambino nei campi di demolizione ci finivano in massa anche vetture blasonate e rare, perchè essendo vecchie il valore era zero e ben pochi erano gli illuminati che tiravano a conservare certe cianfrusaglie, adesso la cosa è un tantinello diversa. Quindi difficilmente una 147 GTA potrà finire dal demolitore, mentre ci erano finite eccome le Giulia GTA....
    E' anche vero che questo settore ha vissuto una autentica bolla speculativa, ancora in essere secondo me, anche ingiustificata ed aumentata dalla esentabilità di auto di 20 anni, ed intendo ventenni odierne, cioè auto fondamentalmente capaci di mantenersi in condizioni buone "di suo" e pure di affrontare il traffico moderno senza troppi complessi di inferiorità. Anzi, il progressivo "rallentamento" del traffico ha giovato.
    Se negli anni '90 c'era differenza fra frenare con una Giulietta anni '50/'60, oggi si avverte di meno la differenza in materia se si usa (e si frena) con una 164 del 1988, magari già dotata di abs.
    Inoltre mentre la Giulietta marciva, la 164 no (cfr. quanto citato a proposito del "mantenersi buone di suo").
    L'abolizione della esenzione/trasformazione in bollo di circolazione della tassa di possesso per le over 20/under 30 ha però portato da un lato allo "sgonfiarsi" di quotazioni di qualsiasi paccottiglia di 20 anni ed anche all'alienazione di roba che non era in condizioni tali da interessare l'appassionato (quello che le macchine le tiene bene, non il "bollarolo" da bollo e assicurazione ridotta per andarci a giro come se nulla fosse).
    Se verrà mantenuto questo impianto, così come progressivamente si era ampliata la base di "appassionati" (sic), essa si andrà riducendo, anche se non ai numeri bassi che c'erano quando ero ragazzo io.
    La rivalutazione dei mezzi notiamo oggi che è forte per quelle auto over 40 (leggi Alfetta prima serie, che oramai ha dei livelli allucinanti) o per quei modelli che, a torto o ragione, rivestono un certo interesse "modaiolo" (es. 75 turbo). Scusate se parlo di Alfa, ma è il mio settore da 30 anni.
    Non bisogna inoltre dimenticare che il mercato di queste auto ha fondamentalmente due "macrovelocità": quelli che possono, e possono davvero. E quelli che a livello molto più basso tentano di godere di una rivalutazione di auto di valore basso (intendo fino a 10k euro). I primi non han avuto problemi ad affrontare spese che dai 20k euro di pochi anni fa ora sono il doppio per vetture come la 2000 GT Veloce degli anni '70, vettura oramai decisamente quarantennale. I secondi son quelli che cianciano di valori attorno ai 10k euro di Alfa 75 TS di cui forse nessuna vale davvero una cifra del genere (che significherebbe un conservato intonso pochi km originali e magari unipro), specie considerando l'assoluta mancanza di alcune parti di ricambio, disponibili solo presso privati che negli anni - magari in quelli in cui ste macchine non le considerava nessuno - si son fatti un personale magazzino o commercianti con delle giacenze, che stanno finendo, e da li i prezzi che salgono. E' infatti noto a chiunque collezioni auto storiche italiane che la casa (Fiat) non fornisce (per esaurimento stock) nè replica (non so se questa tendenza andrà a modificarsi con il progressivo crescere di FCA heritage, ma ne dubito).

    Venendo più al modello 500 Abarth, credo che fondamentalmente avrà sempre un certo seguito, ma dipenderà anche da cosa verrà dopo. Nel senso che qualora il modello sostituente non dovesse essere proprio "centrato", il valore residuo dei vecchi modelli considerati da chi non segue la moda ma cerca concretezza non scenderà come potrebbe essere se il modello "dopo" prende ad avere successo.
    Inoltre... per le vetture ben mantenute, quindi diverse dal "utilizzata magari pesantemente come auto ordinaria" e magari in condizioni di originalità, un certo interesse (leggi mercato) ci sarà sempre. La differenza potrà anche solo essere che quella buona "la vendi" (non necessariamente a prezzo alto), quella "non buona" prende la strada della demolizione.....
    Sulle versioni speciali..... o sono "speciali per davvero" o tanto valgono.... nel senso che versioni abbastanza "misere", senza chissà che valore aggiunto o serie limitate veramente limitate, quali la YFR (ci metto pure la Pista), saranno qualcosa che va sul "commerciale normale".
    Una Rivale, per citare roba adesso nei saloni, verrà percepita in modo diverso.
    Chiaro che parlo su concetti generali astratti presupponendo che ci sia una offerta non eccedente la domanda. Il gioco sta in piedi se a fronte di una certa domanda (non ampia così come non è ampia sul nuovo) ci sarà una certa offerta (non eccedente considerevolmente la domanda).
    Ad ogni modo, l'andamento si noterà fra qualche anno.... sempre che ancora si viaggi a benzina
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    '17 Abarth 595 "custom" - '22 Fiat Panda Sport easypower - '80 Alfasud 1.2

  7. #7
    L'avatar di giovans64

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     giovans64 non è in linea
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    ...Il mercato dell'auto storica è altalenante e segue regole non scritte che possono cambiare a secondo di diversi fattori...

    Va di per se che ci sono modelli in tiratura limitatissima e marche supermegaiper che produco istant classic di sicura rivalutazione economica.

    Non confondiamo però l'importanza storica con l'economica, troppi lo fanno nel mondo dell'heritage, perché si arriva a falsare il mercato creando bolle e speculazioni rilevanti.

    Tutte queste parole possono essere sintetizzate in due concetti fondamentali per il grado di storicità di un auto: originalità ed oggi, sopratutto, è la conservazione a tirare le fila: meglio un auto conservata ma "usata" che la medesima sottoposta ad un restauro di livello...
    Quote Originariamente inviata da Il Fusi Visualizza il messaggio
    ...Venendo più al modello 500 Abarth, credo che fondamentalmente avrà sempre un certo seguito, ma dipenderà anche da cosa verrà dopo. Nel senso che qualora il modello sostituente non dovesse essere proprio "centrato", il valore residuo dei vecchi modelli considerati da chi non segue la moda ma cerca concretezza non scenderà come potrebbe essere se il modello "dopo" prende ad avere successo.
    Inoltre... per le vetture ben mantenute, quindi diverse dal "utilizzata magari pesantemente come auto ordinaria" e magari in condizioni di originalità, un certo interesse (leggi mercato) ci sarà sempre...
    Bell'articolo @Omerissimo e altrettanto interessante la risposta de @Il Fusi . Vedo di dare un contributo con alcuni concetti che potrebbero essere pertinenti. Prima di tutto un investimento per essere tale, deve soddisfare due requisiti: rendimento e facilità di monetizzazione in caso di necessità, perché esiste un mercato con regole che assicura la trasparenza dei prezzi. Difficile quindi attribuirlo all'automobile, se non in pochissime situazioni "monstre".
    Secondo: generalmente, quando si tratta del futuro, per qualsivoglia situazione, si è portati a ragionare "ceteris paribus", dimenticando che molte volte è proprio il contorno, le circostanze che si evolvono, cioè cambiano.
    L'unità di misura del collezionismo non è unicamente il valore monetario dell'oggetto. Diversi sono i fattori che lo alimentano, alcuni scontati come rarità e pedigree sportivo, altri più difficilmente catalogabili e quindi prevedibili, capaci di mettere il "turbo" ai prezzi (ad esempio per la duetto la partecipazione a "Il laureato" nel 1967). Sicuramente i grandi volumi produttivi odierni, il progresso registrato nello sviluppo dei materiali sembrerebbero comportare una costante svalutazione delle cose. Si parla di senescenza e obsolescenza. La prima legata all'usura fisica (ma i prodotti oggi durano di più di quelli di un tempo), la seconda legata al superamento tecnologico e moda fa invecchiare rapidamente i beni (esempio eclatante il ciclo di vita degli smartphone), con calo repentino dei prezzi dopo poco tempo. Poi c'è il fattore "X", intangibile che potrebbe ben adattarsi ad un prodotto di nicchia, ma meglio ancora di nicchia nella nicchia, come l'Abarth. Sempre su Ruoteclassiche si possono estrapolare un po' di quotazioni, che possono sbalordire e far riflettere: Maggioline VW, 21 milioni e mezzo di esemplari, uno in perfetto stato del 1957-64 euro 12.000; Fiat 600 (2,7 mln) 1960-69 6.800 euro; Fiat 850 (2,2 mln) 4.500 euro, Fiat Uno turbo 5.300 euro, A112 Abarth 58cv 15.000 euro.

  8. #8

    Con noi dal 25/09/2017
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     garmin non è in linea
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    Il valore è anche legato all'immagine che rappresenta quella specifica automobile nell'immaginario collettivo.
    Il maggiolino/maggiolone è sempre stata considerata più rivoluzionaria di una fiat 600 (che fino a 20anni fa venivano abbandonate per i boschi).
    A112 abarth correva nelle gare leggendarie degli anni 70-80, la uno turbo correva con gli zarri a metà anni 90.
    Automobili che avranno sicuramente una rivalutazione futura sono le Lancia.
    Ho i miei dubbi che le Abarth 500 diverranno oggetto da collezione, forse giustamente le 695 biposto e biposto record, una 500 tributo ferrari alla fine non ha componenti ferrari (come ad esempio il Thema 8.32) e quindi forse la valutazione attuale è una bolla

  9. #9

    Con noi dal 08/03/2017
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     Matteo 595 Turismo non è in linea
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    Dite a Nik che con la sua Abarth può iscirci anche se piove...

  10. #10
    L'avatar di karnak

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     karnak non è in linea
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    Quote Originariamente inviata da Matteo 595 Turismo Visualizza il messaggio
    Dite a Nik che con la sua Abarth può iscirci anche se piove...

    Saluti, Roberto

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