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Discussione: [ITINERARI] In viaggio con Scarlett - Stelvio, Rep Ceca e Glossglokner :)

  1. #1
    L'avatar di muccarolo

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    Predefinito [ITINERARI] In viaggio con Scarlett - Stelvio, Rep Ceca e Glossglokner :)

    Ciao a tutti. Ecco ad un altro capitolo delle avventure in giro per l'Europa della mitica Scarlett. Purtroppo o per fortuna mi è uscito lungo... mettetevi comodi

    Quest'anno a causa di un bad planning delle vacanze da parte dell'azienda in cui lavoro avevo a disposizione solo la settimana di ferragosto.

    Così per forza di cose i km dovevano essere limitati, a differenza dell'amico @ilmat che con la sua 500L trekking ha toccato una delle mie destinazioni sulla “to do list”, ovvero CapoNord.

    Pensando a una meta ci è venuto in mente di non essere ami stati a Praga, cosi abbiamo pianificato per quello. Naturalmente essendo un viaggio in auto, con la possibilità di fare noi le tempistiche, abbiamo deciso di vedere anche altre cose. Il viaggio è durato una settimana esatta e abbiamo toccato varie località. Le tappe fondamentali sono state: partenza come sempre da Ciriè (TO) passo dello Stelvio (Italia), Karlovy Vari (Rep Ceka), Praga (Rep Ceka), Cesky Krumlov (rep Ceka), Grossglockner (Austria) e ritorno a casa (ciriè)



    A differenza dei viaggi precedenti in cui abbiamo sempre evitato i pedaggi stradali, questa volta per problemi di tempo, nell'ultima parte del viaggio abbiamo ceduto alle vignette. In realtà con una pianificazione un pelo migliore, avremmo potuto evitarle del tutto o quasi.
    ma ne parlerò più avanti

    GIORNO 1 Domenica 12 Agosto, Ciriè -> Stelvio
    Ci alziamo motivati alla domenica con ancora poche cose da sistemare prima della partenza. Purtroppo fiore piove stile diluvio universale, giusto perché il giorno prima avevo tirato a lucido Scarlett. Siamo un pò scoraggiati, ma il tempo verso est dovrebbe migliorare. Chiuse le borse dell'ultimo momento siamo pronti a partire e uscendo dal garage praticamente smette anche di piovere.
    Facciamo l'autostrada fino a Milano, perché in Italia, purtroppo le statali, non sono molto efficienti per questo tipo di viaggi. Arrivati a Milano usciamo e prendiamo in direzione Valtellina.
    Man mano che si risale la valle il paesaggio si fa sempre più interessante fino ad arrivare a Bormio.
    Ci fermiamo per una piccola pausa. Un caffè e un dolcetto facciamo un giro veloce e ci rimettiamo in macchina. A Bormio si può scegliere tra il passo dello Stelvio e il Gavia.
    Come pianificato noi andiamo a sinistra per lo Stelvio. Man mano che saliamo aumentano le curve e dopo una serie di gallerie finalmente ci troviamo di fronte la montagna con il serpentone che sale. Sosta tecnica per montare la GoPro e si riparte per affrontare le curve. Non è un caso che la strada sia considerata una delle più belle del mondo. Le curve sono molto divertenti, anche se non proprio da primo pelo. La strada è abbastanza stretta se si calcola che il traffico è abbastanza intenso con i mezzi più disparati che salgono: dalle moto ai camper. In più è affrontata anche da persone non abituate a guidare in montagna che sotto ai tornati si fermano letteralmente per mettere la prima, o peggio scalando appena dopo il tornante, creando non pochi disagi a chi segue. Insomma come sempre queste strade sono molto belle ma bisogna pensare che non si è da soli e guidare con molta attenzione. In ogni caso ci preoccupiamo poco degli altri perché ci fermiamo varie volte per ammirare lo stupendo panorama. Proseguendo la salita a un certo punto i tornati (ben 33!) si ingentiliscono fino a portarci in vetta, quota 2757m. Sono molto soddisfatto della macchina. Come sempre in curva si comporta bene grazie all’assetto e il motore tira senza problemi anche su per quelle salite e tornati. Da molti tornanti potrei uscire senza problemi in seconda, ma purtroppo a causa del traffico due o tre volte mi tocca fermarmi per mettere la prima. Parcheggiamo e facciamo un giro a piedi. Subito svetta il ghiaccio veramente spettacolare e i panorami sui due versanti del valico. Sullo Stelvio, oltre le foto ci sono alcune cose interessanti da fare. Suggerisco la camminata lungo il sentiero che porta al rifugio Garibaldi e poi proseguire a piacimento. Se avete tempo e potete fermarvi un giorno ci sono veramente diversi trekking da fare.
    Dopo aver passato un bel po' di tempo e lungo il sentiero e aver mangiato un panino ci rimettiamo in marcia e affrontiamo il versante trentino. Altri tornanti e curve stavolta in discesa. Anche questi molti divertenti. Nel caso non siate esperti di queste strade, ricordatevi di dare tregua ai freni in discesa
    Arriviamo verso le 18 a Solda di Fuori, località non troppo distante dal passo dove abbiamo prenotato l’albergo. La sorpresa è che l’albergo è al fondo di una strada sterrata in mezzo a un bosco in posizione del tutto isolata. Davvero incredibile. Prima che scenda la sera facciamo in tempo a fare una passeggiata nel bosco prima di cenare e andare a dormire.


    Inizio dle passo


    Versante lombardo


    Ghiacciao dello Stelvio


    Versante Trentino

    GIORNO 2 Lunedi 13 agosto; Stelvio -> Karlovy Vary (Rep Ceca)
    Ripartiamo dopo una buona colazione la mattina presto e proseguiamo verso l’Austria. Il viaggio ci regala ancora emozioni facendo il passo della Resia per arrivare in Austria e passando vicino al medesimo lago dove c’è la famosa chiesa sommersa con il suo campanile che spunta. Ci fermiamo per cercare di fare qualche foto ma c’è davvero folla e ripartiamo subito. Il passo della Resia è molto più semplice ma volendo sarebbe molto più veloce con curvoni ampi. La strada comunque è più bassa e non so se si può definire una vera e propria strada alpina.
    Arriviamo finalmente a Karlovy Vari a pomeriggio inoltrato. Karlovy Vary è una cittadina famosa per le sue acque termali e le sue spa. Le case sono ordinate e colorate. Ci sono delle belle strade pedonali ed è possibile ammirare bei panorami della città. Sparsi per la città ci sono un sacco di fontane da cui esce acqua termale a varie temperature che si può bere. Allo scopo, numerosi chioschi, vendono delle tazze in ceramiche con una specie di cannuccia incorporata nel manico al fine di poter bere l’acqua calda a piccoli sorsi (alcune fonti arrivano a più di 60 gradi). Dopo averci passato una notte però non la consiglierei se non per una breve visita di poche ore. Il motivo è che in realtà è molto “falsa”. La maggior parte delle attività commerciali sono in mano ai russi e le hanno trasformato secondo il oro gusto. Insomma molti negozi sono un festival del pacchiano, i ristornati sono solo “italiani”(tipo quello del film di Checco Zalone) e il resto delle attività è invece fatto su misura per arabi ricchi. Abbiamo mangiato credo nell’unico ristorante ceko rimasto in città (consigliato dall’hotel). Insomma se vi piace il genere nulla da obbiettare però visto il centro poi noi ci siamo stufati. Curiosità a Karlovy Vary è stato girato un pezzo di 007 casino Royale con Daniel Greig. In particolare c’è l’hotel dove si svolge il torneo di poker (anche se nel film si dice sial il Montenegro).
    Al pomeriggio del 14 ripartiamo con direzione Praga pronti per la prossima città


    Lago di Resia


    Karlovy Vary


    Fontana a 30 gradi (una delle più fredde)


    Le famose tazze


    Karlovy Vari


    Karlovy Vary

    GIORNO 3 martedì 14 agosto; Karlovy Vary -> Praga (rep Ceka)
    Arriviamo a Praga all’hotel in cui abbiamo prenotato. Si tratta di un hotel ricavato da un ex monastero. Nella struttura la chiesa è ancora funzionante! Dentro le stesse mura c’è anche una birreria, un ristorante e un meccanico L’hotel è molto bello in più si dichiara ecosostenibile. La posizione è ottima fuori dal centro ma davanti alla fermata del tram 22 che porta direttamente in centro in una decina di minuti. Così parcheggiamo Scarlett dentro le mura al sicuro e andiamo in città. L’hotel si chiama Adalbert Ecohotel
    Non ero mai stato a Praga. L’impatto iniziale è davvero bello. L’architettura è fantastica e arriviamo giusto in tempo per goderci il tramonto. Purtroppo c’è una quantità di gente veramente senza senso. Ben presto ci accorgiamo che facciamo fatica a muoverci. Facciamo fatica a scattare qualche foto in cui si veda anche il ponte Carlo. Cerchiamo di vedere un po' di cose ma è davvero complicato. Stremati troviamo un pub in una via secondaria e decidiamo di fermarci solo perché la strada non è affollata. Un po' per la stanchezza del viaggio, un po' per la gente ed per il fatto che ormai si sono fatte le 22 torniamo in hotel per prepararci alla seconda giornata.
    GIRONO 4, mercoledì 15; Praga (Rep Ceka)
    Ci svegliamo la mattina presto e facciamo un ottima colazione in hotel. Il programma della giornata prevede di incontrare una amica di Simona con cui ha fatto l’erasmus e che vive a Praga. Siamo sollevati di poter andare in giro con qualcuno del posto (anche se in realtà è di Bratislava) e vedere come vivono i praghesi. Il centro storico infatti da la sensazione di non essere per nulla vissuto dai locali, per lo meno in questi periodi di super affollamento. Katarina, il nome della ragazza, ha da poco avuto un figlio e quindi giriamo la città con il passeggino Rispetto al centro siamo in una zona più defilata ma ancora con palazzi antichi e non in periferia. Per chi ci è già stato è la zona dove sorge anche una torre ispirata a quella che è a Berlino (che si vede poi anche dal castello in lontananza). La zona è davvero bella. È presente anche una chiesa moderna che è stata costruita subito dopo l’indipendenza. Facciamo un pranzo veloce e andiamo in un parco dove c’è una vista spettacolare della città, che scopriamo essere consigliata anche su molte guide. Ci suggerisce un locale per la sera e ci indica una zona dove passeggiare vicino al fiume. Dopo essere stati a casa sua per lasciare il vino e i gianduiotti che le abbiamo portato in cambio di una busta di caffè molto buono, la salutiamo calorosamente ringraziandola e ci avviamo quindi verso il centro. Approfittiamo della passeggiata per passare per piazza San Venceslao, dove si combatté durante la Primavera di Praga del 1968. In giro si notano le lapidi a ricordo della gente morta per difendere la propria libertà. Passare davanti a questi simboli, che sono poi storie di persone comuni, mi fa sempre una certa impressione pensare che in un epoca diversa potrei essere stato al loro posto e mi ricordo quanto siamo fortunati oggi ad avere la libertà e la pace in Europa.
    Proseguiamo e arriviamo al fiume. Costeggiandolo è pieno di barche ormeggiate con le funzioni più disparate: hotel, bar, ristorante. Ci fermiamo volentieri su una di quelle cha fanno da bar per una birra gelata visto il caldo e ci godiamo l’ombra. Visto il caldo e la stanchezza decidiamo di tornare in hotel per rifrescarci prima di andare a cena.
    La sera andiamo in un posto chiamato Lokál Dlouhááá che ci è stato consigliato. Il cibo è ottimo. Non esattamente impiattato alla Bastianich ma sicuramente autentico. La birra è ottima. Per chi interessa abbiamo mangiato della carpa cruda marinata e del prosciutto (di pPraga ovviamente) con salsa di rafano per antipasto, poi una mega bistecca di maiale alta due dita con osso con contorno di patate schiacciate con cipolla e una cotoletta di tacchino fritta nel burro. Insomma come avrete capito la cucina non è esattamente leggera
    Continuiamo la serata con una bella passeggiata cercando di visitare tutti i luoghi importanti almeno da fuori. Super consigliato anche il quartiere ebraico dove è possibile vedere anche il monumento a Kafka. Dopo un po' di foto in notturna torniamo in hotel.


    Verso Praga


    Praga


    Praga


    Praga


    Praga Piazza San Venceslau e lapide a ricordo dei fatti della primavera del 1968


    Praga

    GIORNO 5 Giovedì 16 agosto Praga ->. Cezy Krumlov-
    Il mattino seguente abbiamo in programma di visitare il castello per cui andiamo direttamente li ( in verità a pochissime fermate dal nostro hotel). Facciamo i controlli al metal detector ed entriamo. Riusciamo a fare i biglietti (a partire da 10 euro a testa a salire, ma da acesso a diverse cose) appena prima che arrivino le comitive dei pulman. Tuttavia poco dopo si riempie e la massa di turisti diventa ben presto ingestibile. Vistiamo la basilica gotica, una parte del castello e il vicolo d’oro. Quest’ultima una volta era un camminatoio di difesa del castello, che successivamente venne trasformata in un complesso abitativo composta da minuscole abitazioni. Tuttavia anche qui è quasi impossibile vedere qualcosa. Una quantità di turisti veramente senza senso. Decidiamo ben presto quindi di andarcene. Dopo una breve passeggiata torniamo a recuperare Scarlett e ci rimettiamo in viaggio.
    Proseguiamo la nostra strada verso Krumlov e arriviamo all’albergo in serata. Scarichiamo e ripartiamo verso il centro visto che siamo distanti in collina qualche km e non ci sono mezzi e iniziamo la visita.
    Cezy Krumlov è una cittadina medioevale molto bella, oggi patrimonio dell’unesco. Una specie di Praga in miniatura. Kateryna, l’amica locale di Simona, ci ha raccontato che nessuno sa esattamente come sia rimasta in piedi durante i tempi sovietici. In realtà il motivo probabile è che il “signore locale”, Adolf Schwarzenberg, di origine austriache e proprietario del castello, durante la due guerre mondiali è stato un forte patriota cecko che si batté personalmente contro Hitler. E’ probabile, che anche in virtù di questo, la città sia stata “dimenticata”. In ogni caso siamo molto felici che sia arrivata fino a noi.
    La città effettivamente merita molto. E’ presente uno stupendo castello che ha un orso vero che vive nel fossato. Intorno alla città scorre un fiume navigabile con canoe e gommoni affittabili in loco. Ci sono molti ristoranti e locali nonché negozi di artigianato e antiquariato. E’ possibile fare diverse escursioni ed è veramente piacevole passeggiare per le vie della cittadina. Ci concediamo ancora una passeggiata per digerire la cena e rientriamo in hotel


    Verso Krumlov


    Krumlov


    Krumlov


    Krumlov

    GIORNO 6, venerdi 17; Cezy Krumlov -> Fusch (Austria)
    La mattina di buon’ora vistiamo il castello di Krumlov. Molto interessante. Dalla torre del castello si gode di una vista spettacolare sulla città. E’ possibile integrare la visita base con altre sezioni del castello e l’antico teatro, ma a queste areee vi si può accedere solo con visite guidate e tempisitcamente pe noi non era fattibile. Col senno di poi avremmo evitato Karlovy Vary per passare magari un'altra giornata qui, magari dedicandoci ad attività come il giro in canoa.
    Ripartiamo in direzione Austria verso Fusch. Sta volta rompiamo la nostra tradizione e prendiamo le autostrade, infatti le tempistiche non ci consentono di andare con calma. Purtroppo nella settimana di ferragosto, anche all’estero c’è il pienone, per cui molti aberghi impongono l’orario di check in. Insomma il viaggio è abbastanza senza storia. Arriviamo, cena, nanna.

    GIORNO 7 Sabato 18 Grossglokner
    Fusch più che una città si può definire un insieme di case intorno a una strada. Quindi perché andare li? Molto semplice. Fusch è alla base della strada alpina per il Grossglockner, un ghiacciaio in parte visitabile. La strada è il corrispettivo dello Stelvio in Italia con la differenza che si paga per entrare… ben 36 euro per macchina. In ogni caso arriviamo a Fusch in serata e ci prepariamo per l’indomani. La mattina facciamo colazione e ci mettiamo presto sulla strada. Il casello dista pochi kilometri dall’hotel, paghiamo ed entriamo sulla strada.
    Alcune considerazioni. Nel biglietto che si paga è incluso il parcheggio in cima al ghiacciaio, inoltre lungo la strada ci sono 11 stazioni a cui ci si può fermare per fare alcune attività come incontrare chi alleva marmotte, visitare alcuni percorsi didattici a tema ecc. Insomma si paga un biglietto ma si ha alcuni servizi. Inoltre cosi facendo si limita un po' il traffico.
    In ogni casi ci lanciamo in salita. Scarlett non ne poteva più di strade dritte e si vede La strada è molto diversa dallo Stelvio, seppur panoramica è più larga e il raggio delle curve molto più ampio diversi tornanti partono larghi e chiudono alla fine. L’ho trovata diversa ma altrettanto interessante da fare. E’ lunga 48 km ma a differenza dello Stelvio non è un passo e termina in vetta a quota 2300metri circa, ai piedi del ghiacciaio. Parcheggiamo la macchina nel silons ed usciamo all’aperto. Decidiamo di fare i percorsi a piedi sul ghiacciaio, o meglio ai piedi e successivamente quello in cima. Facciamo molte ore di cammino e passiamo veramente la giornata a spasso nella natura. La visita al ghiacciaio è davvero interessante. Per raggiungere il sentiero si deve scendere rispetto alla quota parcheggio per camminare vicino al lago in formazione. Ci sono anche i cartelli che segnano dove arrivava il ghiacciaio nel corso degli anni man mano che si risale. E’ impressionante vedere il cambiamento negli ultimi 30 anni. Il secondo percorso invece si snoda lungo le vecchie gallerie dei cercatori d’oro e porta su una montagna laterale rispetto al ghiacciaio e in quota.
    Finita la giornata torniamo a valle ripercorrendo la strada alpina. Ne approfittiamo per fare alcune fermate che non abbiamo fatto all’andata. Interessante visitare un punto di osservazione sopra elevato la cui strada ha ancora il pavè originale e i guardrail di legno colorati in bianco e blu.
    Torniamo in albergo letteralmente distrutti ma felici.


    Di nuovo sulle Alpi


    La strada alpina


    La strada Alpina


    Il ghiacciaio del Glossglokner


    Simona e il ghiacciao 

    GIORNO 8 Domenica 19 Rientro a Ciriè
    La mattina ci alziamo colazione e ripartiamo. Autostrada, viaggio senza storia. Code senza senso al brennero e rientro in serata a Ciriè

    CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI
    Come sempre la nostra Scarlett è un impagabile compagna di viaggio. L’auto è divertente da guidare tra le curve e Il cabrio dà la possibilità di apprezzare a pieno le strade alpine, i colori e gli odori e vivere un’esperienza davvero completa del viaggio. Ogni tanto butto l’occhio su autoscout per una seconda auto, magari youngtimer… ma alla fine mi ritrovo sempre a cercare cabrio o spider… ormai il cielo aperto è una malattia, cosi come ormai sono una droga questi viaggi Il 1.3 multijet non si è smentito regalandoci un viaggio sicuro ed economico. Abbiamo fatto 2658 km bruciando circa 122 litri di diesel per un consumo calcolato alla pompa di circa 21 km al litro! Non dimentichiamoci che abbiamo fatto qualsiasi tipo di strada raggiungendo anche quota 2700m. Insomma davvero epico. Unico problema: una lampadina bruciata.
    Lo Stelvio prima o poi avrà un pedaggio, se ne parla da sempre. Spero solo che quando accadrà forniranno gli stessi servizi che forniscono in Austria così da poter valorizzare il territorio.
    La repubblica Ceca è molto bella, la birra costa veramente meno dell’acqua, ma non andate a Kralovy Vary per più di tre ore. Ricordatevi di dare la mancia ai camerieri. Le autostrade Ceke erano tutte in rifacimento e ti facevano uscire spesso. La vignetta è stata totalmente inutile
    Il costo dei carburanti in Italia, soprattutto in autostrda non ha un senso, davvero. Il diesel in Austria costa 1.17 in Rep Ceca 1.3 euro al litro
    Altre foto e video come sempre sul profilo instagram di Scarlett: @Scarlett 500c
    PS Prima o poi sbobinerò i video della Gopro… di questo e degli altri viaggi. Abbiate fede
    Saluti
    Marcello “muccarolo”


    Alla rpossima!
    Ultima modifica di muccarolo; 23/08/2018 a 00:55:32
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  2. #2
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    Ho naturalmente sbaglito a taggare l'utente Scarlett cercando di inserire il profilo instagram. il nome del profilo instagram corretto è Scarlett500c

    Ho dimenticato di dire che Praga merita sicuraemnte più di un paio di giorni perchè è veramente grande e ha un sacco di cose... solo evitate i periodi di massimo affollamento se no farete fatica a fare qualsiasi cosa
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  3. #3
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    Ciao carissimo, ora mi metto comodo e mi gusto il racconto delle belle foto
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  4. #4
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    Bellissimo racconto, molto scorrevole e travolgente, complimenti! Ancora grazie per avermi fatto scoprire lo Stelvio, bellissimo anche se troppo caotico, almeno il 15 quando sono andato io... Poi con la grossa trekking tra autobus camper e ciclisti spesso si è trovata impacciata per la larghezza eccessiva, però il paesaggio merita davvero, come anche per Resia! Mi sono segnato questo tuo itinerario per il mio prossimo viaggio, mi è piaciuto molto vedere le foto "in diretta" su Instagram e poi leggere il dettagliato resoconto. comunque ottime auto e ottimi motori che si sono rivelati versatili e sempre adeguati. Bellissime anche le foto!
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  5. #5
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    Bellissimo racconto, molto scorrevole e travolgente, complimenti! Ancora grazie per avermi fatto scoprire lo Stelvio, bellissimo anche se troppo caotico, almeno il 15 quando sono andato io... Poi con la grossa trekking tra autobus camper e ciclisti spesso si è trovata impacciata per la larghezza eccessiva, però il paesaggio merita davvero, come anche per Resia! Mi sono segnato questo tuo itinerario per il mio prossimo viaggio, mi è piaciuto molto vedere le foto "in diretta" su Instagram e poi leggere il dettagliato resoconto. comunque ottime auto e ottimi motori che si sono rivelati versatili e sempre adeguati. Bellissime anche le foto!
    Grazie troppo buono io sono negato a fare i resoconti giornalieri quindi poi mi tocca fare questi pipponi. spero di non annoiare troppe persone
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  6. #6
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    gran bel tour! belli questi resoconti così dettagliati stile libro di bordo
    Sono un pellerossa e non comprendo nulla. come si può comprare o vendere il firmamento? o il calore della terra? Se non siamo padroni della freschezza dell'aria, né del rumore dell'acqua,voi come farete a comprarli?"La voce dell'acqua è la voce del padre di mio padre." ( stralcio di: Parole del capo Indiano Noah Sealth)

  7. #7

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    Congratulazioni anche questa volta sia per il resoconto che per il viaggio!!

  8. #8
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    certo che organizzare una mega spedizione in Europa....sarebbe proprio bello, però mi sa di pura utopia, muovere N persone e relative macchine
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  9. #9
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    certo che organizzare una mega spedizione in Europa....sarebbe proprio bello, però mi sa di pura utopia, muovere N persone e relative macchine
    Ciao, guarda in realtà ci ho pensato molto a un raid / rally di 500 in giro per l'Europa e ho in cantiere una cosa del genere. In realtà oltre ai partecipanti in 500 (cosa non scontata) serve una rete più o meno efficente logistica. Per farlo si potrebbero sfruttare l'aiuto di altri club di 500 di altre nazioni.

    Vediamo se va in porto un altra cosa che sto organizzando che se riesce è una buona "prova generale". Presto notizie
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  10. #10
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    Ciao, guarda in realtà ci ho pensato molto a un raid / rally di 500 in giro per l'Europa e ho in cantiere una cosa del genere. In realtà oltre ai partecipanti in 500 (cosa non scontata) serve una rete più o meno efficente logistica. Per farlo si potrebbero sfruttare l'aiuto di altri club di 500 di altre nazioni.

    Vediamo se va in porto un altra cosa che sto organizzando che se riesce è una buona "prova generale". Presto notizie
    rimango connesso..
    Sono un pellerossa e non comprendo nulla. come si può comprare o vendere il firmamento? o il calore della terra? Se non siamo padroni della freschezza dell'aria, né del rumore dell'acqua,voi come farete a comprarli?"La voce dell'acqua è la voce del padre di mio padre." ( stralcio di: Parole del capo Indiano Noah Sealth)

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