Confermato il lancio negli USA nel 2012, però "per ognuna perderemo 10.000 dollari"
La Fiat 500 elettrica sarà lanciata negli USA il prossimo anno. Lo ha confermato Sergio Marchionne all'assemblea pubblica dell'ANFIA che si sta svolgendo in queste ore a Roma. "Sono convinto che la trazione elettrica possa essere una delle più promettenti strade per essere indipendenti dal petrolio nel lungo periodo", ha detto l'ad di Fiat nel suo intervento. "Ci stiamo lavorando seriamente in Chrysler, che ha sviluppato grandi competenze ed una solida esperienza nel campo".
ELETTROSCETTICO
Nessun tono trionfalistico, però, nessuna promessa di chissà quale rivoluzione. Il Marchionne che conferma a Roma l'arrivo della 500 elettrica sembra anzi piuttosto scettico: "Il prossimo anno lanceremo sul mercato nordamericano la Fiat 500 elettrica, ma non possiamo dimenticare alcuni dati di fondo: per ogni 500 elettrica venduta perderemo circa 10.000 dollari. Gli ostacoli tecnici da superare sono ancora tanti, dalla capacità della batteria ai tempi di ricarica, alla rete di rifornimento. Il mercato è quasi inesistente, la quota di vetture elettriche nel mondo non supererà il 5% del totale, neppure tra 10 anni. In Europa nei primi sei mesi dell'anno nonostante la presenza di forti incentivi sono state vendute poco più di 5.000 elettriche, di cui un centinaio in Italia".
"NON E' ALLA PORTATA DI TUTTI"
Perché Fiat non fa l'auto elettrica?, ci chiedevamo qualche tempo fa. Oggi Sergio Marchionne ha spiegato: "Capisco che entusiasti politici e amministratori pubblici vedano questa trazione come rimedio per tutti i mali di inquinamento e rumore ed emissioni, ma oggi si tratta di una tecnologia che non è alla portata delle tasche normali, è una mobilità poco sostenibile in termini di diffusione di massa. Non sto dicendo che sia una tecnologia da abbandonare, tutt'altro, ma indirizzare tutto lo sforzo normativo per promuovere questo tipo di trazione porterebbe solo ad un aumento di costi senza nessun beneficio immediato e concreto. Sembra più saggio concentrarsi su motori tradizionali e carburanti alternativi".