Originariamente inviata da 
diego bianchini
				
			 
			Beh ma quando hanno provato, uno o due anni fa, a cambiare di pochi gradi l'angolazione dell'impatto dei crash test, praticamente tutte le auto provate (anche ammiraglie da $$$$$) presero un voto pessimo e risultarono praticamente letali.
Perché se i criteri dei crash -come delle misurazioni delle emissioni- sono PREFISSATI le Case progettano le auto per ben figurare SOLO nell'ipotesi prevista dal test (per esempio a 60km/h, disassato di 40 gradi, contro cemento). 
E' come partecipare ad un compito in classe in cui si sanno già le domande: studi solo quelle. Non è che conosci la materia...
Le auto non sono progettate per difendere le persone, ma per prendere bei voti. Se tu cambi i crash test (o, nell'esempio, le domande della verifica) i risultati diventano praticamente casuali...
Magari quello stesso rinforzo che offre ottimi punteggi per il test classico, diventa un'arma contundente se la direzione dell'impatto cambia.
Infatti la auto USA spesso vengono massacrate dai nostri test, nonostante in teoria nascano per test più severi. E' che non sono davvero più severi, ma diversi.
Ovviamente fare test con angoli d'impatto casuali creerebbe polemiche e la non confrontabilità dei test. Io personalmente sarei per fare un "test base" con degli impatti casuali per direzione e forzache dia diritto non ad un punteggio, ma all'omologazione (cosicché le Case sono costrette a fare auto che resistono ad impatti di tutti i genere e da tutte le direzioni), cui aggiungere test "prevedibili" come gli attuali per l'assegnazione dei punti.
Così com'è oggi è una presa in giro. Le auto sono sì più sicure di una volta (devono pur sempre rimanere intere) ma tutto l'impegno tecnologico è rivolto solo a quei 2 o 3 casi teorici previsti dai test...