Ho assistito Domenica scorsa in tv, al consueto mini programma settimanale sui motori, dedicato interamente al salone di Ditroit, e così sono rimasto per l'ennesima volta a dir poco allibito.
E' stata l'ennesima dimostrazione di come i media nazionali continuano a fare del "terrorismo mediatico" gratuito snobbando come al solito l'industria automobilistica italiana, anzichè cercare di promuovere e difendere a tutti costi il prodotto nazionale, con una ragione in più proprio adesso in un periodo così deficitario.
Se l'Italia sta diventando un deserto industriale non è certo colpa della Fiat (per citare un marchio) ma della classe politica che per trent'anni è stata a guardare nell'immobilismo più totale, questa è quanto.
D'accordo è una congiuntura molto negativa anche per l'auto, con un trend forse ancora peggiore nel nostro mercato interno rispetto al resto dell'Europa, ma che per questo comunque non li autorizza, per onestà e dovere di cronaca a improntare un programma pubblico sulla paranoica esaltazione sempre e solo dell'industria estera e alla sua presunta ripresa o capacità di reagire alla crisi.
Trovo estremamente ingiusto far apparire l'industria nazionale come "finita" o "poco reattiva", indegna di essere considerata o citata come giustamente meriterebbe in un mercato così importante come quello americano.
Ritengo scandaloso diffondere e radicare un'idea completamente sbagliata e distorta nell'opinione pubblica nazionale e non sulle capacità, le risorse, e le potenzialità industriali del nostro paese che ha fatto la storia dell'automobile, la nostra è una nazione che nonostante la gravissima situazione, grazie a dio è ancora una potenza industriale che conta, e che saprà dire la sua eccome viva iddio, anche e proprio nel settore dell'auto nel prossimo futuro, al contrario dei farlocchi pennivendoli che vogliono per un motivo oscuro farci credere il contrario.
Questi signori forse si dimenticano che se oggi siamo un grande paese è perchè qualcuno prima di loro, al contrario, ha creduto e continua a credere in questo "sistema paese", anzichè vomitare fango nel piatto in cui mangiano.
E' stato l'ennesimo servizio tronfio, succube e "venduto", sulla presentazione di tutti e solo i nuovi modelli delle case tedesche, esaltando la megalomania americana, lasciando sottintendere, ma non troppo che: "più e grande più è bello", alla faccia della crisi, e dei lavoratori italiani che si fanno il mazzo con lo spettro del licenziamento...
Ma la ciliegina sulla torta è arrivata quando tra i vari commenti e il passaggio di presentazione tra un modello e l'altro di mega suv e auto da otto cilindri a V, hanno inserito come fosse capitata li per caso l'immagine di due 500 durata circa un secondo, un vero e proprio flash, ovviamente senza degnare una sola parola...... tra l'altro stupende!!!! che non sfiguravano di certo in mezzo a tutto quel guazzabuglio ostentato ed opulente di mastodontiche automobili sullo stile a stelle e strisce da bei tempi andati....
Ora mi domando... se ci sono, se ci fanno, o se proprio prendono per i fondelli.....
Scusate lo sfogo.... ma a me questa cosa proprio non mi va giù, non se ne può più che degli imbecilli incoscienti pseudo giornalisti usino uno strumento di comunicazione così potente per millantare "la concorrenza" e umiliare, denigrare e far apparire la nostra industria di serie "B" solo perchè esiste la libertà d'opinione...e basta!!!! .... e ora di finirla!!!!!!!!!
La solidarietà patriottica e l'orgoglio nazionale dimostrato da questi signori non ha eguali, la loro etica professionale e deontologica è indiscutibile, il contributo a diffondere credibilità e fiducia nel paese è encomiabile, la sensibilità il rispetto e l'amore dimostrato verso la storia, la cultura e l'identità nazione è da citazione per i libri di storia... complimenti.
Allora mi permetto di dare un consiglio... la prossima volta suggerirei a questi signori così disinteressati e obbiettivi, di sprecare il loro talento nell'andare a predicare la loro cultura esterofila nella repubblica delle banane, perchè noi ne abbiamo piene le scatole di fandonie fatte passare per perle di saggezza commerciale-giornalistica.....