Differenza Tra I Vari Tipi Di Fari: Alogeni, Xeno e Led
C'era un tempo, neppure troppo lontano, in cui
i fari venivano considerati solo per la loro funzionalità e l'unica opzione disponibile per l'automobilista era la scelta se ordinare o meno i fendinebbia. Poi sono arrivati
i proiettori allo xeno (o, meglio, a scarica in gas) che hanno dato la possibilità di migliorare la sicurezza di marcia personalizzando nel contempo la vettura. Ulteriori innovazioni sono
i sistemi adattativi, che modificano il fascio luminoso in funzione del percorso e delle condizioni ambientali, e, più di recente,
i fari a Led, che garantiscono un'illuminazione ottimale con bassi consumi di energia.
Alogeni. È la
tecnologia standard,
nata nei primi anni 60. Nel bulbo delle lampade a incandescenza vengono inserite piccole quantità di sostanze, come lo iodio, che consentono di aumentare la luminosità e la durata. Le lampade sono contraddistinte dalla
lettera H nella sigla identificativa. La più diffusa nei proiettori più recenti è la
H7, che assorbe
55 watt, emette circa
1.500 lumen e ha temperatura di colore di
3.200 °K (questo valore rappresenta il colore emesso dalla lampada, che al suo aumentare passa dal giallognolo all'azzurrino). La durata delle H7 standard è attorno alle
500 ore.
Xeno. I primi proiettori per auto
risalgono al 1991. La lampada,
riempita di gas xeno, non ha più il filamento, ma due elettrodi tra cui viene innescato un arco elettrico, molto luminoso: da qui il nome corretto di lampada a scarica in gas. Il sistema comprende anche
una centralina e un accenditore che
innalzano la tensione alla lampada da 12 a circa 25.000 volt; inoltre,
i proiettori vanno obbligatoriamente dotati di lavafari e regolazione automatica dell'assetto. Le lampadine sono identificate dalla
lettera D e nelle versioni normali, che assorbono
35 watt, emettono
3.200 lumen con una temperatura di colore di
4.200 °K. La durata è di circa
3.000 ore. Da poco sono disponibili i proiettori dotati delle
nuove lampade a scarica da 25 watt, che emettono
2.000 lumen: in tal modo
rientrano nel limite che consente di fare a meno dei lavafari e della regolazione di assetto automatica. I fari, così, possono essere più economici. Dal punto di vista delle prestazioni, il sacrificio rispetto alle versioni da 35 watt è contenuto, grazie anche alla temperatura di colore leggermente più alta (4.500 °K contro 4.200) che a sensazione compensa, in parte, il minor flusso luminoso.
Led. È l'ultima frontiera dell'illuminazione per auto,
presente per ora su alcune ammiraglie e anche (a richiesta) sulla nuova Seat Leon. Al posto delle lampade tradizionali o a scarica ci sono compatti
gruppi di Led ad alta luminosità, che danno ai progettisti maggior libertà.
A parità di luce emessa assorbono meno energia (circa un quinto delle alogene) e hanno temperatura di colore di
5.500 °K, molto vicina a quella dell'illuminazione diurna a mezzogiorno:
ciò da a chi guida una sensazione di maggior sicurezza.
La durata è elevatissima (non è prevista la possibilità di sostituzione dei moduli). Diversamente dalla lampade tradizionali o a scarica,
i led non si scaldano, ma lo fa l'elettronica di comando:
i proiettori vanno quindi dotati di sistemi di dissipazione (ventole o piccoli radiatori)
e il calore sottratto viene inviato alla lente frontale del faro per impedirne l'appannamento nei climi umidi e freddi.
A matrice. Tra i vantaggi dei proiettori a Led c'è anche la possibilità di ottenere un'
illuminazione adattativa senza ricorrere a complessi sistemi meccanici, come nel caso dei proiettori tradizionali (alogeni o allo xeno): è sufficiente
gestire opportunamente l'accensione dei singoli led, come l'Audi ha mostrato in laboratorio e come la Opel ha fatto provare su strada. In pratica,
fuori dai centri abitati si viaggia sempre con gli abbaglianti inseriti,
ma il fascio di luce viene continuamente parzializzato per non disturbare chi precede e chi proviene in senso contrario. A breve saranno disponibili sistemi per le vetture di serie. Ricordiamo infine che i proiettori sono componenti omologati con un certo tipo di lampada (H1, H7, D1 eccetera) e, quindi,
non è possibile l'adozione dei kit allo xeno aftermarket composti dalle sole lampade, dalle centraline e dagli accenditori da montare nei tradizionali fari alogeni. Chi desidera migliorare l'illuminazione dei proiettori può però ricorrere alle versioni speciali delle lampadine alogene, purché di buona marca e omologate.
Video: Come sono fatti i fari a LED Audi?
Video: Sistema innovativo illuminazione LED Opel