
Originariamente inviata da
alesssandro
Faccio solo notare, e corrigitimi se sbalio

, che anche la ferrari pratica da sempre la politica dell’esclusività, una politica che ha contribuito e contribuisce non poco ad alimentarne il mito.
Prova a cercare di acquistare una 458 italia (nuova) e vedrai che ti faranno i raggi x e le analisi del sangue anche se hai il portafogli bello spesso. Dopo la selezione da « sangue blu » ti metti in lista di attesa e aspetti anni… e addirittura ti devi impegnare a non rivenderla entro un certo periodo di tempo per evitare le speculazioni da parte dei non appassionati e quindi degli « indegni ».
Non so se ricordate come si incazzarono in ferrari quando mansell, che l’aveva potuta comprare grazie al fatto di essere mansell, rivendette ad un suo amico una F40 appena ricevuta… per grazia ricevuta.
Eppure la ferrari avrebbe sicuramente la capacità industriale e finanziaria di produrre un maggior numero di modelli, gli acquirenti non mancherebbero. Farebbe anche più soldi. E allora perché non lo fa ? Perché si sputtanerebbe, perché la politica dell’esclusività non è cosi’ stupida come sembra ai molti che non non sono ammessi al club privé. Insomma è il discorso dello status symbol che associato alla passione deve anche rappresentare il potere, il ceto, in una parola la crème, e quindi quel valore aggiunto che va oltre la semplice ricchezza.
ale ss