Dal Forum che celebra un'icona come la 500, mi sembra quanto meno doveroso tributare un omaggio alla spider Duetto, dalla splendida linea, frutto della geniale creatività di Pininfarina, che propose una vettura dal frontale e dalla coda arrotondati e che detiene il primato della più longeva delle Alfa (26 anni di produzione, con l'interruzione di uno). Sono trascorsi 50 anni dalla sua nascita, avvenuta al 36mo Salone di Ginevra di marzo del 1966, quando l'Alfa Romeo presentò la 1600 Spider, poi chiamata Duetto a seguito di un concorso promosso dalla Casa milanese per trovare il nome alla neonata decappottabile. Il nome proposto dal sig. Guidobaldo Trionfi di Brescia, risultò vincitore, ma "Duetto" venne usato ufficialmente per un solo anno, ma sufficiente a farlo radicare talmente nell'uso quotidiano che ancora oggi è ricordata semplicemente così. Altri soprannomi furono "osso di seppia" e, più tardi, "coda tronca", proprio per la caratteristica parte terminale, oggetto di alcune rivisitazioni di Pininfarina. Per la meccanica ci si affidò alla piattaforma della Giulia. Nel maggio del 1966, tre esemplari vennero imbarcati sulla nave Raffaello per la presentazione negli Usa e fu subito star: debuttò nel celebre film The graduate (Il laureato) di Mike Nichols del 1967 con protagonista il grande Dustin Hoffman. Negli Stati Uniti venne poi venduta in versione "Graduate". In Italia la prima serie, costruita sino al 1968 in 6.325 esemplari fu sostituita dalla 1750 Veloce e dalla 1300 Junior, quest'ultima motorizzazione particolarmente gradita da noi. Nel 1969 al Salone di Torino avvenne il "taglio della coda". Nel 1983 un sostanzioso ritocco ne rinfrescò la linea: ci fu l'adozione di paraurti avvolgenti, mentre la coda venne incorniciata da uno spoiler in materiale sintetico. Nel 1990 Pininfarina ritornò alle origini conferendo nuovamente alla sua creatura il look snello e accattivante dei primi tempi. I paraurti più incassati e dello stesso colore della carrozzeria, i gruppi ottici posteriori di nuovo disegno così come lo scudetto ridisegnato, le minigonne laterali sostituite dai coprilongheroni, specchietti-retro elettrici regolabili dall'interno, sedili arretrati di qualcche centimetro e l'adozione del servosterzo furono i sapienti tocchi che accompagnarono la fantastica spider quasi alle porte del nuovo millennio. La serie (18.456 esemplari) fu venduta sino al 1994 in tre versioni: 1600 a carburatori, 2000 a iniezione e catalizzata. La Duetto è stata prodotta complessivamente in circa 124.000 unità. Per finire qualche numero: lunghezza e larghezza (1600) 4.250 x 1.630 mm; (2000) 4.270 x 1.630 . Peso: (1300 - 1600) 990 kg; (1750) 1.040 kg (2.0i) 1.070 kg . Prestazioni: (1600) 182 km/h; (2.0i) 190 km/h.
Cara Duetto, quando ho il piacere e l'onore di vederTi per strada, magari mentre accompagni qualche raduno di storiche, lo sguardo cade su di Te, sulla Tua infinita bellezza e comprendo il sig. Henry Ford, che tutte le volte che vedeva un'Alfa Romeo, si toglieva il cappello in segno di rispetto e ammirazione.