In realtà, la benzina è ben più pericolosa avendo un potere calorifero maggiore e una temperatura di ignizione inferiore: in pratica la benzina si infiamma prima e con maggiori effetti.
Ciò che al più può provocare pericolo è il fatto che il GPL è presente in un bombola in pressione: è la pressione a provocare problemi, non il gas. Le nuove norme recepite in Italia e in Europa garantiscono standard di sicurezza elevatissimi, superiori agli impianti di alimentazione a benzina e gasolio (gli ultimi motori diesel hanno pressioni di alimentazione di 1500 bar): i serbatoi devono superare severissimi test di resistenza con pressioni dieci volte più alte di quelle di esercizio, inoltre una apposita valvola evita che il serbatoio di GPL sia riempito più dell’80% della sua capacità e ciò rende sicuro l’uso in ogni condizione.
Tutti gli impianti devono essere omologati dal ministero dei trasporti e dalla motorizzazione.
Tanto è che si può dire che in caso di incidente il serbatoio diventa un elemento di irrobustimento alla cella dell'abitacolo, a riprova della sicurezza di esercizio raggiunta.
Inoltre la nuova multivalvola (applicata sul serbatoio GPL), che evita malaugurate sovrapressioni nel serbatoio, e realizzata in accordo con la nuova norma E67 R1 garantirà ulteriori margini di sicurezza.
Anche la legge che vietava il posteggio in box interrati, verrà modificata a breve, a riprova dell’affidabilità degli impianti attuali.