Sono in chiusura di contratto per una Fiat 500L 1.3. Vettura su cui avevo puntato fidandomi delle promesse del marketing e della svolta qualitativa che Fiat sembrava aver avuto. Ora alla fine di questi tre anni posso tirare le somme e scrivere una recensione. Vera, sottolineo. Che avrei piacere Fiat leggesse, visto che non sono riuscito a parlare con un servizio clienti degno di questo nome in questo periodo. E che magari (magari neh) servisse a non compiere nuovamente gli errori progettuali commessi.
Dal punto di vista estetico c’è poco da dire. Estremamente soggettivo. Se però la statistica qualcosa dice su 10 persone a cui viene chiesta un’opinione nove dicono brutta. Un perché ci sarà. A me in effetti non piace. Tozza, sproporzionata, dalle linee pesanti, ruote troppo piccole, sezione abitacolo posteriore troppo lunga rispetto a quella anteriore e viceversa quella del vano di carico ancor più piccola. La carrozzeria appare generalmente poco resistente, i crash test dicono che la macchina è sicura ma la percezione è quella di guidare una lattina di Coca Cola.
La qualità degli interni è molto Fiat, insufficiente per un auto dal costo di 20k euro. Design approssimativo con l’assenza di una linea comune, plastiche molto, troppo, invadenti. Tessuti dall’aspetto economico con inserti in similpelle vera plastica davvero miseri. Non è ben chiaro perché due bocchette di aereazione hanno la cornice tipo alluminio e due no. Economie? Ancora, i montanti laterali sono tutti di colore chiaro eccetto i due delle portiere di guida. L’effetto finale è brutto, disomogeneo. Il motivo è chiaro, evitare di utilizzare due stampi anziché uno, ancora economie che portano a risultati estetici davvero miseri.
Parlando di motorizzazioni e del 1.3 multijet da 85cv molti ritengono che tale motore sia sottodimensionato rispetto alla stazza dell'auto e direi a ragione. Benchè nell’uso pratico si riveli migliore di quanto i dati possano lasciar immaginare è comunque sottodimensionato rispetto ad un’utilizzo tipo della vettura. Ovvero familiare, con bagagli, su tutte le strade possibili e magari con il climatizzatore. Bisogna avere pazienza, e anche tanta. Si può aggiungere che gira alto, per ovviare alla lentezza congenita con aumento di rumorosità, e per ottenere una dinamicità appena decente chiede di premere con allegria l’acceleratore. Con il risultato di abbassare in modo percepibile le percorrenze medie per litro di carburante. I 20 km/l medi non si vedono mai, nemmeno con il telescopio. In autostrada si attestano su 14/km/l e sul misto andiamo a 16 km/l. Se siete poi sciatori e viaggiate in autostrada preparatevi ad accendere un mutuo, i consumi sono sui 12-13 Km/l.
Alcuni aspetti di progettazione che trovo particolarmente malriusciti o comunque derivanti da scarsa attenzione progettuale.
Posizionamento sedile di guida/strumentazione. Trovo estremamente fastidioso che il volante copra la parte alta del cruscotto, indipendentemente da come esso è posizionato. Si risolve solo variando la posizione di guida rendendola però meno confortevole.
Posizionamento regolazione specchietti retrovisori elettrici. Discutibile. La regolazione obbliga a spostare il corpo dalla posizione di guida obbligando di fatto a raggiungere la regolazione ottimale per approssimazioni successive. Un posizionamento vicino ai comandi dei vetri elettrici (bracciolo porta) è da preferire.
Cruise control. Scomodo. E’ impreciso nel mantenere la velocità. Non è prevista un’indicazione della velocità impostata che va desunta dalla velocità mantenuta dalla vettura durante il periodo di funzionamento del dispositivo. L’indicazione (spia) verde presente sul quadro strumenti indica l’attivazione del dispositivo ma non se questo è effettivamente attivo (ovvero se in pausa o meno). Una spia di colore diverso, lampeggiante, un’indicazione nel pannello multifunzione, sullo stato di attivazione del dispositivo sarebbe indispensabile. La leva è poco visibile e il suo azionamento (on/off) richiede molta attenzione.
UConnect. Preistorico. Non è prevista la possibilità di regolare separatamente il volume della sorgente (ad esempio Bluetooth piuttosto che CD o telefono). Il che causa sbalzi del volume percepito a seconda della sorgente selezionata. Il Cd non legge i dati aggiuntivi (Autore, Titolo etc).
Climatizzatore. Assurdo. In fase di riscaldamento i flussi sono orientati solo verso la parte bassa dell’abitacolo con il risultato di scaldare eccessivamente questa parte (particolarmente fastidioso per il guidatore). In fase di raffreddamento i flussi sono viceversa orientati maggiormente verso la parte superiore, con conseguenti disagi da raffreddamento. La bocchetta centrale sul cruscotto è orientata in modo fisso sul viso dei passeggeri anteriori, cosa particolarmente fastidiosa in caso di raffreddamento nelle mezze stagioni.
Selezionando manualmente l’orientamento dei flussi d’aria viene disabilitato il controllo automatico della velocità del ventilatore, di questa cosa proprio non si capisce la logica. Impostando lo sbrinamento del parabrezza viene inserito in automatico il compressore, disabilitando quest’ultimo viene disabilitata anche la funzione di sbrinamento del parabrezza. In linea di massima come logica ci potrebbe stare, nella realtà così non è perché nella stagione fredda il compressore comunque non si inserisce (per evitare il blocco per congelamento dell’evaporatore) e ancora non si capisce per quale motivo non sia disponibile la funzione automatica di sbrinamento del parabrezza senza l’ausilio del compressore. Con l’arrivo dei primi caldi la situazione si inverte. Nel tentativo di mantenere costante il clima dell’abitacolo il climatizzatore spinge con decisione aria fresca dalle bocchette, chiaramente solo centrali. Raffreddori, mal di gola, sinusiti e malanni vari garantiti.
Questa logica assurda di funzionamento obbliga a un’utilizzo frequente delle regolazioni manuali, peccato che i controlli siano posti in posizione bassa, poco visibile, e che per utilizzarli sia necessario distogliere l’attenzione dalla strada.
Sistema di ribaltamento dei sedili posteriori. Ridicolo. Sarebbe stato sufficiente copiare chi fa meglio. Ribaltando lo schienale si ottiene un piano di carico non livellato, scomodo da utilizzare. E’ possibile alzare il piano del vano di carico per livellarlo allo schienale dei sedili posteriori ribaltati ma perdendo notevole capacità nel vano di carico. Ribaltando completamente i sedili posteriori si elimina il dislivello a salire rispetto al piano di carico ma se ne crea uno irregolare e scarsamente sfruttabile a scendere. Inoltre il sedile ribaltato limita notevolmente la lunghezza utile del vano di carico. Bastava copiare, ad esempio, il sistema della Citroen C3 Picasso. Semplice, comodo, efficace.
Illuminazione. Economie in puro stile Fiat. Mancano le cosiddette mezze luci o luci di città. Si passa dalle luci diurne (solo posizioni anteriori accese) ai fari anabbaglianti. In situazioni urbane non è spesso necessario utilizzare i fari anabbaglianti in quanto l’illuminazione stradale è più che sufficiente a permettere una corretta visione con le sole luci di posizione. Bastava una posizione in più sul comando luci.
Filosofia generale. Triste. In una vettura pensata anche per le famiglie non si spiega l’assenza di una seconda presa 12V nella parte posteriore della vettura. In origine era presente, per motivi probabilmente economici è stata eliminata. Scelta quantomeno discutibile anche in considerazione del fatto che sono state mantenute le luci di cortesia sopra le alette parasole. Queste, e in particolare quella del conducente, sicuramente meno utilizzate rispetto ad una seconda presa 12 V nell’abitacolo.
A distanza di otto mesi e venticinquemila chilometri è possibile trarre un primo bilancio ragionato di questa vettura.
L’estetica si conferma molto personale, forse con il tempo ci si è abituati a vederla e questo la porta a essere più accettabile. Per quanto mi riguarda ogni volta che la vedo, quindi tutte le mattine e altre volte durante il giorno penso che sia davvero brutta. Un bel bidè di macchina.
Il motore 1.3 Multijet si è confermato nelle sue caratteristiche. Guidabile in città e nel misto lento, discreto sui percorsi montani, assolutamente inesistente al limite del pericolo in autostrada. Impossibile pensare a trarsi d’impaccio accelerando, si fa prima a mettere giù i piedi e a pedalare. Consumi in diretta relazione. Comunque sempre poco soddisfacenti. A velocità codice autostradale difficile salire sopra i 12/13 chilometri/litro. Scendendo di velocità ovviamente migliorano, ma pensare di percorrere lunghe distanze diventa difficile. O si spende troppo o ci si mette troppo.
Posizionamento e sedile. Confermati i dubbi iniziali, è impossibile mettere in relazione corretta volante, sedile, pedaliera e strumentazione. C’è sempre qualcosa che non va. Sulle lunghe distanze (tipo una Milano-Amsterdam) la schiena ne esce a pezzi. Ho sempre avuto problemi con la seduta Fiat, mi ha sempre dato fastidio, e questa vettura conferma la tradizione. Probabilmente è un problema di impostazione, filosofia, manichini, non lo so. Fatto sta che questa macchina su percorsi mediolunghi ti spezza in due. Una chicca sono i sedili in finta pelle vera plastica. In particolare la parte terminale della seduta. Provate a sedervi con indossando pantaloni corti in una giornata assolata. Ringrazierete mentalmente tutto lo staff Fiat e San Pietro verrà giù a vedere che succede…
Radio e UConnect. Anche qui tutto confermato. Con il tempo credo di poter dire che la sezione ricevitore della radio fa schifo. Sempre presenti forti oscillazioni del segnale ricevuto e qualità di ricezione scarsa. Buona invece la gestione delle connessioni e l’utilizzo della funzione telefonica. Assolutamente incredibile che non legga i metadati dei Cd e che ancora non sia presente un’aggiornamento per gli ultimi device (tipo iPhone 6).
Condizionatore. Con la stagione estiva conferma l’imbecillità del progetto e della gestione. Potente è potente, peccato che la potenza è nulla senza controllo. Impossibile usufruire dell’automatismo di ventilazione/regolazione della temperatura indirizzando manualmente i flussi. Inoltre la bocchetta superiore del cruscotto spara aria (probabilmente per compensare in calore prodotto dal tetto vetrato, ad altezza testa. Con mal di testa assicurati. Ho inoltre forti dubbi sul fatto che parabrezza e tetto vetrato siano in vetro schermato, troppa la quantità di calore che trasmettono. Sulla precedente vettura, che aveva vetri schermati, la situazione era nettamente migliore.
Capacità di carico e sistema di ribaltamento dei sedili. Grazie all’assurdità del progetto (ma dove li trovano gli ingegneri progettisti in Fiat?) del sistema di ribaltamento dei sedili posteriori si scopre che questo oltre che pessimo è inutile. Il doppio ribaltamento ruba troppo spazio di carico. Molto meglio ribaltare solo lo schienale e sistemare i bagagli alla cavolo di cane sfruttando i vani utili. Un piano di carico livellato e spazioso non è nelle capacità dei tecnici Fiat. Incapaci.
Nel complesso e chiudendo il discorso ritengo la 500L una macchina stupida, mal progettata e peggio realizzata. Ingiustificabile l’acquisto, irragionevole la scelta. Costa cara, è brutta da vedere e scomodissima da guidare. Chiaro il motivo per cui è tatnto spinta sul mercato del noleggio, ultima spiaggia per una promozione ad ogni costo in difesa dell’indifendibile. Vedo che di questi tempi viene spinta tanto anche la cugina 500x, stesso bidone e stessa filosofia. Solo molto più cara. Uno stupido che può ancora pensare di spendere 30/35 mila euro per un pseudosuv Fiat quando con gli stessi soldi si possono acqustare vetture ben migliori.
Aggiornamento finale
Ora dopo quasi tre anni e poco meno di centomila chilometri è il momento di tirare le somme. Avevo scelto la 500L vuoi per necessità e obblico (auto aziendale) vuoi perché pensavo, credevo che Fiat avesse dato una svolta. Precedentemente avevo guidato per analogo periodo e simile percorrenza una GPunto e in fondo rispetto alla vecchia Fiat che ricordavo non era malaccio. Immaginavo quindi che Fiat con la 500L evesse definitivamente svoltato propoenendo vetture di qualità dignitosa. Così non è stato, e posso solo confermare tutto ciò che ho scritto.
Posso anzi e putroppo aggiungere una nota negativa per l’assitenza. Lo scorso inverno il climatizzatore si è guastato, capita. Non funzionava la regolazione della temperatura e l’aria veniva immessa nell’abitacolo sempre alla temperatura massima. Per la precisione 44 gradi dalle bocchette frontali. L’effetto era che in città si girava a finestrini aperti, e la cosa era accettabile. In autostrada complice la necessità di chiudere i finestrini e l’apporto della ventilazione dinamica dava un tempo di tolleranza di 20/30 minuti massimo. Oltre bisognava aprire. Si poteva azzerare il riscaldamento (posizione LOW) ma in quel caso si moriva dal freddo.
Ci sono voluti quattro mesi e cinque interventi in assistenza per ottenere la sistemazione. Non so se questo sia dovuto al fatto che la vettura era leasing aziendale, ma comunque è inaccettabile.
Quindi si, ribadisco tutto e confermo il mio fastidio per una promessa mancata e una grossa delusione.
Roberto, Milano