Quasi quasi me l'era scordato, ma mercoledì scorso una telefonata mi ha ricordato che era arrivata la mio 500 Abarth.
Dopo il ritiro e la configurazione del blue and me (che funziona ancora dopo 4 giorni nonostante "windows mobile inside) sono andato a togliere un po' di cera alle gomme sulla prima prova speciale del rally di Casciana terme, un tratto guidato con piccoli saliscendi e diverse sconnessioni.
Primo tratto in modalità normale, sterzo leggerissimo ma tutto sommato preciso, retrotreno "sulle uova", frenato in maniera evidente (al limite del fastidioso) da un esp piuttosto invasivo, forse chiamato in causa troppe volte a gomme fredde. Pur abituato ad un aspirato Euro 4 con linea rossa a 6500RPM con poco più di 100000 km il motore ai bassi non mi impressiona particolarmente, ma per ovvi motivi non sto spingendo a fondo, visto che il contakm segna grosso modo 35 km...
Passo su sport e attivo il TTC, lo sterzo diventa più "presente", mi ricorda quasi una servoassistenza idraulica. Il motore spinge decisamente di più da subito, mentre l'esp lascia sbandierare il retrotreno con più libertà, cosa divertente ad asfalto buono sull'asciutto, un po' meno sullo sconnesso e/o sul bagnato. Ad ogni modo questa caratteristica può essere sfruttata - dopo una certa fase di apprendimento - per aumentare l'agilità nello stretto anche se a costo di avvicinarsi pericolosamente al limite di tenuta. Mi fermo e misuro la temperatura delle gomme con i potenti mezzi a mia disposizione (mani nude...), verificando che in effetti quelle dietro non lavorano quasi per niente.
Sorprendentemente sulle sconnessioni l'abbinamento cerchi da 17" + assetto rigido è molto più utilizzabile rispetto all'Alfa MiTo con gommatura (quasi) equivalente: la macchina salta decisamente meno rispetto alla cugina e i colpi sulla schiena sono tollerabili. Provo qualche frenata sui rari tratti di asfalto buono: la potenza non mi impressiona particolarmente, ma l'abs attacca solo all'ultimo. I due cm di gomma in più e la spalla /40 recuperano ampiamente il margine rispetto alle 185/55R15 della Yaris TS, che dalla sua aveva una settantina di kg meno e dischi posteriori più grandi, oltre ad un assetto meno sovrasterzante.
La posizione di guida, già provata abbondantemente da fermo, si conferma buona per al mia corporatura: la seduta inclinabile ha i suoi vantaggi perchè vincola bene in frenata, anche se preferirei un sedile ancorato più in basso.
Il cambio sulla plancia è ergonomicamente fantastico, anche se la corsa è un po' abbondante e il movimento della leva è un po' gommoso rispetto alla leva Toyota a cui ero abituato. Gli innesti invece sono notevolmente migliori del "collega" giapponese, che aveva una notevole tendenza all'impuntamento.
Ormai sono quasi al tramonto, accendo i fari allo Xeno, che illuminano decisamente bene la strada come già sapevo avendoli avuti sulla moto. Lo specchietto elettrocromico invece è una piacevole sorpresa ed un gadget molto più utile di quanto pensassi.
Mi fermo a guardarla prima di parcheggiare: il rumore al minimo è fantastico, mentre durante la marcia non si sente quasi per niente rispetto alla risonanza a 4000 giri dell'impianto full inox della Yaris TS. Mi cade l'occhio sulla differenza di altezza tra anteriore e posteriore, saranno circa 30 mm (due dita). Al di là del puro appagamento estetico, al tentazione di livellare i due assi è forte, per provare ad avere un retrotreno meno ballerino e magari fare lavorare anche gomme e freni posteriori.
Stamani esco per un giretto e per caso mi imbatto in un raduno di 500 storiche: mi lascio "rapire" dal serpentone e mi accorgo che un paio di macchine dietro di me c'è un'auto come la mia ma con kit SS. Alla prima sosta scendo e scatta l'operazione di misurazione del gap tra gomma e passaruota posteriori: passano solo due dita anzichè quattro come sulla mia, mi piacerebbe provarla per capire se il comportamento è più equilibrato rispetto alla mia, ma non ne ho occasione.